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Palma Pastore è nata a Napoli. Nella città partenopea, dove rimane fino ai 22 anni , si svolge la prima parte della sua formazione. Agli studi classici e di giurisprudenza si intersecano la musica e il teatro ma soprattutto i colori, i sapori, gli odori e la filosofia edonistica di una città verace ed empatica come la sua. Il mare di Napoli scorrerà sempre nelle sue vene, anche quando trasferitasi a Roma inizierà una vita che la porterà a viaggiare e a misurarsi con altre culture come quelle di Madagascar, Francia, Tunisia e Somalia. Durante questi viaggi scopre un profondo interesse per il comportamento animale e collabora con l’Università di Lione portando avanti i suoi studi di etologia. L’arte come il mare in questa sua prima “way of life” rimane dentro di lei tra la razionalità di un lavoro ventennale svolto per la SIAE, prima a Torino e poi a Pisa, e le vicissitudini di una vita privata piena. Dal 2011 gli eventi hanno portato la sua creatività ad emergere come un'onda immensa dal mare calmo, a dare sfogo ai ricordi e alle emozioni di una vita con colori e forme inaspettate, con donne che guardano il cielo e tramonti su un mare che ricordano l’impressionismo francese. La scultura entra nella sua vita frequentando i corsi presso l’Unidea di Pisa. Il gatto è il soggetto principale perchè animale amato, che incornicia la sua femminilità esaltandone l’indipendenza e il pathos.
L’atelier “La Gatta” in Via San Martino 75 è oggi la fucina delle sue opere, l’isola dove si respira la sua creatività e la sua gentilezza. Partecipa ad alcune mostre organizzate da Unidea e nel 2012 prende parte con successo alla manifestazione pisana “Idearte in vetrina” esponendo alla “Boutique del Caffè” la scultura in creta “Donna che guarda verso Il cielo”, un vero dipinto scolpito che le ha fatto conquistare il sedicesimo posto su 64 partecipanti: work in progress...
Nicoletta Tangaro